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Linux 3.0, l’evoluzione continua

In un mondo informatico che al giorno d'oggi va avanti a numeri interi (pensate a Windows 7 e poi 8 etc, Mozilla Firefox 4 e poi 5 etc, per non parlare di Photoshop o Autocad), la numerazione evolutiva di Linux finora era rimasta ancorata a vecchi standard a 4 cifre, con le pari rappresentanti stabilità e le dispari test, che se per gli appassionati ha un significato preciso, per un pubblico più vasto rappresenta uno scoglio per la comprensione dei progressi compiuti dal kernel del pinguino. Probabilmente è questa l'interpretazione più giusta da dare all'arrivo di questo nuovo kernel 3.0, a 20 anni dalla famosa email di Torvalds che diede origine al suo progetto. Continua a leggere

Maemo su N900 – è arrivato MeeGo 1.1

Solo qualche giorno fa è stato rilasciata ufficialmente l'immagine di MeeGo 1.1. Ricordiamo che nella tradizione Linux, se il primo numero dopo il punto è dispari, si vuole indicare un rilascio instabile, incompleto. Difatti vista la serie di problemi noti e le continue raccomandazioni disclaimer e addirittura un avviso di decadimento di garanzia, viene da pensare che questo sia davvero qualcosa che ben pochi vorranno mettersi sul loro dispositivo “che deve funzionare”. Continua a leggere

Codice GPL Microsoft, l’antefatto

A qualche giorno di distanza dalla notizia del rilascio di codice con licenza GPL da parte di Microsoft, si viene a sapere un retroscena, antefatto della storia. A quanto riportato anche da The Register, in prima battuta la licenza per tale codice sarebbe dovuta essere chiusa, ma ciò non è permesso da quella del kernel di Linux cioè, appunto, Linux. Siccome le licenze, chiuse o aperte che siano, hanno valore legale e vanno rispettate, per evitare problemi a Redmond hanno dovuto cambiare strada e pubblicare tutto sotto GPL. Continua a leggere

20mila righe per una nuova visione

La notizia è di quelle che segnano la storia: qualche giorno fa, all'apertura di OSCON Microsoft ha rilasciato circa 20mila righe di codice per il kernel di GNU/Linux (quello che si chiama propriamente Linux), tutte sotto licenza aperta GPLv2, che è quella con cui ancora il esso è fatto uscire. Ovviamente c'è un grande rumore attorno a questa iniziativa. Accostandosi all'open source non solo Ms ha aperto un laboratorio informatico con Linux, non solo si è fatta approvare due sue licenze “open” da OSI, adesso arriva addirittura a contribuire con una certa mole di lavoro alla comunità FLOSS. Il pensiero di molti sostenitori del sw libero non può che essere “cosa ci sta sotto?”. Continua a leggere