Pronta una legge per ammazzare Internet in Italia
In questo sito raramente ci occupiamo di argomenti extra-software libero, ma quando ciò riguarda internet e la libera informazione e circolazione di idee, ogni posto elettronico è ben deputato a farlo.
Quello che sta accadendo in parlamento in queste ore, in questi giorni, cambierà irrimediabilmente in peggio il modo di concepire il web di noi italiani.
Nel maxi-emendamento sulle intercettazioni, su cui il governo ha posto la fiducia, c’è un articolo che impone l’obbligo di rettifica per i gestori di “siti informatici” entro 48 ore dalla richiesta, pena uan forte ammenda da pagare.
E’ derivata dalla vetusta legge sulla stampa datata 60 anni fa, la quale andrebbe certamente riformata adeguata ai tempi e non ampliata così.
Come funziona? Semplicissimo. Tizio pubblica un commento sul blog di Pippo. A Caio non sta bene cosa ha detto Tizio e scrive a Pippo per chiedere rettifica. Pippo assieme a Tizio ha 48 ore di tempo per valutare la fondatezza della richiesta e procedere.
E se Pippo è in vacanza? E se la email di Caio non arriva? Semplice: si va in tribunale e si paga.
Per un semplice commento su un blog, figuratevi il resto dell’informazione in rete.
Questo è quello che accadrà se passa questo maxi-emendamento.
Cosa fare? Leggete, diffondete l’informazione, protestate.
Altri riferimenti per capire meglio;
Chiuso per rettifica
Intercettazioni ammazza blog…
Maxi-emendamento intercettazioni: la RETE IMBAVAGLIATA COME IN CINA
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