MySql nelle preoccupazioni della UE
L’affare dell’estate e forse dell’anno ancora non ha avuto il via libera, e tutto è rimandato a Gennaio 2010. La fusione tra Sun e Oracle, cioè l’acquisto da parte del colosso dei database per 7,4 miliardi di dollari è stato messo sotto osservazione dalla commissione antitrust dell’Unione Europea, dopo che aveva avuto approvazione dallo statunitense DOJ.
L’oggetto della contestazione riguarda proprio quel database MySql che Sun aveva preso acquisendo direttamente MySql AB all’inizio del 2008. Può la compagnia creatrice del database più potente e noto al mondo inglobare uno dei suoi concorrenti più temibili e uno dei software più diffusi sui server internet?
Aldilà di quello che consentono le leggi europee, andiamo a vedere quali possono essere le preoccupazioni della comunità del software libero e che succede quando un progetto libero, in qualche modo, si ferma o cambia strada.
MySql da anni veniva rilasciato con due licenze: commerciale e Gpl. La prima doveva essere acquistata per un utilizzo, appunto, commerciale, e ciò ha portato a un’ambiguità di fondo mai risolta davvero: chi può usare la licenza Gpl e chi no?
Per la viralità della Gpl, chi lo usa per un progetto GPL non ha problemi, e chi invece intende chiuderlo? Tra le tante opinioni discordanti in merito io mi sono fatto l’idea che la licenza commerciale può essere evitata, visto che tra l’applicazione in Php che usa un database MySql (e che può non essere sotto Gpl) e il database stesso, nel mezzo ci sia il “cuore” del Php che rende di fatto compatibili la Gpl con una eventuale non libertà del codice Php.
Sta di fatto che questa vicenda non è mai finita in tribunale e quindi non è mai sta chiarita ufficialmente.
Quando Sun acquisì MySql, ci fu molta preoccupazione in ambiente FLOSS di veder sparire l’amato (ma non da tutti proprio per la sua doppia licenza) MySql. Apparte che Sun ultimamente non si è dimostrata ostile al software libero, la Gpl garantisce che il codice è libero e se chi lo ha sempre sviluppato decide di non farlo più, o di modificarne i termini vista la doppia licenza, fino a quel momento la Gpl dice che il codice è libero, e quindi può venire ripreso e portato avanti da altri.
Non so quanto Sun lo abbia sviluppato e reso disponibile, si dice anche che gli aggiornamenti gli ammodernamenti sarebbero stati resi liberi non subito e che prima li avrebbero fatti pagare.
Tutto questo poco importa: se il codice è sotto Gpl: il prodotto resta libero, anche se non aggioranto. Poi magari qualcuno ci mette le mani sopra (cosa che può accadere in qualsiasi momento!), ci investe e quindi lo porta avanti anche in direzione differente da chi lo, per così dire, possiede.
Questa è la forza di una licenza libera, e il motivo per cui in sostanza Linux non è acquistabile da nessun gigante dell’informatica, come è successo alle numerosissime piccole ditte concorrenti di Redmond.
Ciò fa parte del suo fascino, della sua forza e riesce anche a incutere timore in quanto non è arrestabile da nessuno, ci può sempre essere qualcuno che lo porti avanti.
In definitiva i timori della comunità che Oracle riuscisse a mettere fine alla vita di MySql, cosa che ora è a un dì presso, hanno una certa ragione di esistere in termini di sviluppo, tuttavia non in quelli di esistenza. MySql è qui per restare.
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