La Casa Bianca adotta Drupal
<img src=”http://www.whitehouse.gov/sites/default/files/imagecache/page_masthead/the_white_house.jpg” width=”220″ height=”124″ align=”left” />Ovviamente stiamo parlando del sito della Casa Bianca, dove da qualche giorno Drupal, uno dei più noti CMS (sistema per la gestione dei contenuti) open source, ha rimpiazzato il vecchio fatto con uno strumento proprietario, dopo che quasi un anno fa Barack Obama ha sostituito George W Bush alla guida del paese più potente del mondo.
E’ vero che questa successione ha determinato un cambio complessivo di politica, ma non si può negare il fatto che Drupal possa ben meritare il posto che gli è stato dato, e con esso si ravvisa un avallo al software open source, che finora non era stato così evidente.
Spesso ci sfugge all’occhio che quando si parla di internet la maggior parte delle volta navighiamo su siti che si reggono su Apache, web server pietra miliare dell’open, e forseenon è molto percepito che grandi multinazionali come Nike, Yahoo, Warner bros hanno siti parzialmente fatti con Drupal, il quale comunque viene scaricato la ragguardevole cifra di 250mila volta al mese.
Allora forse non è proprio un caso se il sito del presidente USA, il paese che ospita la Silicon valley (e anche Redomnd e Mountain view) è stato rinnovato servendosi di questo validissimo strumento open.
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