MySql nelle preoccupazioni della UE

L'affare dell'estate e forse dell'anno ancora non ha avuto il via libera, e tutto è rimandato a Gennaio 2010. La fusione tra Sun e Oracle, cioè l'acquisto da parte del colosso dei database per 7,4 miliardi di dollari è stato messo sotto osservazione dalla commissione antitrust dell'Unione Europea, dopo che aveva avuto approvazione dallo statunitense DOJ. L'oggetto della contestazione riguarda proprio quel database MySql che Sun aveva preso acquisendo direttamente MySql AB all'inizio del 2008. Può la compagnia creatrice del database più potente e noto al mondo inglobare uno dei suoi concorrenti più temibili e uno dei software più diffusi sui server internet? Continua a leggere

L’ Open Hardware abbatte i costi nello storage

Qualche giorno fa ho ordinato un NAS, cioè un apparecchio fatto allo scopo di offrire grandi quantità di spazio disco in rete, diciamo computer con un mini sistema operativo dentro (tipo FreeNas) che ad esempio può essere montato su Linux e usato come parte integrante del disco. Per 4 Terabyte, ovvero 4 dischi da 1024 Gigabyte, che poi in configurazione Raid5 diventano 3, si spende 720 Euro; salendo di dimensioni il costo però non è proporzionale e aumenta molto. Continua a leggere

Nokia Booklet 3G e Linux, perché no…

Non siamo nemmeno tornati tutti dalle ferie estive che la finlandese Nokia ha annunciato la sua prossima uscita sul mercato di un netbook, che rivaleggi con Asus e compagnia. Piccolo, sottile (2 cm), leggero (1.25 Kg di peso), un cuore Atom a 1.6 GHz, 10 pollici di schermo, videocamera, wifi e una manciata di caratteristiche interessanti già integrate come la connettività 3G e Gps, una porta Hdmi, e ben 12 ore di autonomia, il doppio di molti altri netbook. Continua a leggere

Ritorna GNU/Linux sul netbook Asus Eee Pc

Dopo che qualche mese fa la casa di produzione Asus, nota per aver dato per prima i natali al netbook che ha rivoluzionato il mercato dei computer portatili, aveva deciso di non fornire più i nuovi modelli del proprio eccellente Asus Eee Pc con Linux come alternativa a Windows, la stessa sembra essere tornata su suoi passi. E' difficile capire se le decisioni passate erano state frutto di una strategia di mercato oppure di accordi commerciali, fatto sta che quel Linux XandrOS che aveva trovato posto nei primi Asus, da un po' non trova più posto nei loro piccoli e leggeri netbook. E nemmeno lo troverà, visto che la distribuzione di ripartenza sarà MobLin, e successivamente prevedono di rimpiazzarla con Chrome OS. Continua a leggere

Canonical offre supporto a pagamento per Ubuntu

E' noto come Linux, essendo nato da una comunità di persone sparse nel mondo, abbia sempre offerto in rete supporto gratuito e disinteressato per chiunque avesse dei problemi. Se questo può andare più che bene per l'utente casalingo, che non è costretto a spendere per vedere risolti i suoi problemi, ciò non lo è altrettanto per l'utente aziendale. Un'azienda deve avere tutti i suoi apparati funzionanti per essere nelle migliori condizioni per generare profitto; oggi come oggi avere un computer o peggio un server in avaria vuol dire non lavorare. Per questo ovviamente si è disposti a spendere denaro, per avere la massima efficienza, e spesso in non avere su chi contare in caso di guasti gioca una discriminante negativa nella scelta degli apparati, compreso il software. Continua a leggere

Linux scambiato per Windows 7

linux o windows 7?Chi conosce Linux e in particolare usa Kde, potrebbe avere un moto di orgogliosa rivalsa nei confronti di un sistema operativo ormai ingiustamente bistrattato e ritenuto inferiore ad altri. Infatti la didascalia della foto pubblicata da un noto quotidiano tedesco recita “già nella versione di anteprima di Windows 7 è completamente ridisegnata l'interfaccia utente...”, ma un occhio attento non fa fatica a scorgere nella finestra in basso a sinistra la K simbolo di Kde, l'interfaccia desktop di Linux tra le più vecchie e sicuramente più avanzate, con accanto scritto “K desktop environment”. Continua a leggere

Codice GPL Microsoft, l’antefatto

A qualche giorno di distanza dalla notizia del rilascio di codice con licenza GPL da parte di Microsoft, si viene a sapere un retroscena, antefatto della storia. A quanto riportato anche da The Register, in prima battuta la licenza per tale codice sarebbe dovuta essere chiusa, ma ciò non è permesso da quella del kernel di Linux cioè, appunto, Linux. Siccome le licenze, chiuse o aperte che siano, hanno valore legale e vanno rispettate, per evitare problemi a Redmond hanno dovuto cambiare strada e pubblicare tutto sotto GPL. Continua a leggere

20mila righe per una nuova visione

La notizia è di quelle che segnano la storia: qualche giorno fa, all'apertura di OSCON Microsoft ha rilasciato circa 20mila righe di codice per il kernel di GNU/Linux (quello che si chiama propriamente Linux), tutte sotto licenza aperta GPLv2, che è quella con cui ancora il esso è fatto uscire. Ovviamente c'è un grande rumore attorno a questa iniziativa. Accostandosi all'open source non solo Ms ha aperto un laboratorio informatico con Linux, non solo si è fatta approvare due sue licenze “open” da OSI, adesso arriva addirittura a contribuire con una certa mole di lavoro alla comunità FLOSS. Il pensiero di molti sostenitori del sw libero non può che essere “cosa ci sta sotto?”. Continua a leggere

In nome della Libertà  di informazione in Rete!!

Diritto alla Rete, appello online per aderire alla protesta contro questo DDL Alfano. Questa è una battaglia che riguarda non solo noi ma QUALSIASI cittadino italiano che comunica in rete. Non solo chi gestisce un blog, un forum (come noi), ma chi usa, legge, scrive, commenta su blog e forum, fino a chi usa Facebook o Myspace. Gli uni rischiano di essere pesantemente multati, gli altri di veder chiudere tutti i posti dove leggevano scrivevano e s'informavano. Il 14 luglio prossimo SCIOPERO DELLA RETE UNA GIORNATA DI SILENZIO. Partecipiamo mostrando questo logo e questo messaggio. Per ulteriori informazioni, vedi articoli precedenti e la pagina di Ning http://dirittoallarete.ning.com/ ADERITE ANCHE VOI a questa iniziativa. FIRMATE l'appello Continua a leggere

Tutti contro la morte della rete italiana!

Ne avevamo parlato qualche giorno fa, la camera ha approvato il decreto anti-intercettazioni che contiene anche una norma che obbliga qualsiasi “sito informatico” a pubblicare rettifiche su richiesta entro 48 ore dalla stessa, a rischio di pesanti multe. Il rischio è reale, chi vorrebbe vedersi sanzionato per non aver pubblicato un'email in quel poco tempo? Di sicuro non i gestori di grandi social network, o siti molto frequentati comunità forum etc, che hanno la responsabilità di anche centinaia di migliaia di utenti, e figuratevi se non pioverebbero centinaia o migliaia di richieste di rettifica ogni giorno, a cui dare corso. Continua a leggere