Vista e la crisi a inizio anno…
Il nuovo anno comincia subito con una notizia, diffusa da Fudzilla e né confermata né smentita dalla diretta interessata (e ciò la dice lunga), e cioè che la Microsoft a metà mese taglierà circa il 17% della sua forza lavoro di totali 90mila persone, per la prima volta nella sua trentennale storia.
Ciò non ci fa certo gioire, ci mancherebbe, per quei 15mila, bensì riflettere riguardo al trend innescato dal clamoroso fallimento di Vista, il cui successore sarà annunciato tra qualche giorno al CES di Las Vegas dal salterino Ballmer in persona…
Sicuramente un ruolo importante lo sta giocando la crisi mondiale, la recessione, che costringe un po’ tutti a rivedere i piani di sviluppo e investimento, ma viene da pensare che sicuramente un “fenomeno” al negativo come Vista, che sta avendo ancora minore successo del Millennium (che ricordiamo con cinica soddisfazione moriva misteriosamente quando gli saltava il bizzo di farlo, a ogni puntura di mosca), abbia giocato un bel ruolo…
Ci sarebbe forse da discutere su quanto la necessità del risparmio abbia indotto una tale crisi, facendo in modo che molte ditte e/o amministrazioni pubbliche (saggiamente! Quelli son soldi nostri!!) iniziassero a guardare a un risparmio efficiente ed efficace (e noi sappiamo bene in moltissimi casi pure migliore!).
Forse non sarà stato solo Vista con la sua disastrosa performance inefficiente e antieconomica, che nessuno mostra di volere (avessi sentito una sola persona dire “sì sì bello lo preferisco a Xp”… SONO TUTTI DELUSI, c’è poco da fare), a innescare questa regressione aziendale, ci sono sicuramente altri progetti che non rendono, al confronto di prodotti come Xbox che invece vanno bene, si vocifera di una cessione addirittura di Msn…
Però i due avvenimenti citati in apertura si stanno svolgendo con una curiosa contemporaneità, noi non possiamo fare altro che notarlo, e… pensare che stiamo portando avanti una “causa” sempre più nella giusta direzione!!
Efficienza, sicurezza, e risparmio!
Il mondo dell’open source non sembra conoscere grossa crisi, dato che appunto può fungere benissimo da “ultima spiaggia” per il risparmio.
Da una parte rassegnamoci, lo sappiamo, ben pochi preferiranno strumenti come Linux, OpenOffice, Firefox perché sono liberi e sicuri, molti di più perché non hanno costi di licenze, o al limite perché Vista è un carrozzone senza senso… però il risultato è sempre quello.
L’open source va avanti, e il closed subisce buone battute di arresto.
La cosa ci fa piacere anche perché ricordiamo bene i roboanti annunci di successi del nuovo sistema, che sappiamo non veritieri… posto che una multinazionale non abbia il coraggio si farsi cattiva pubblicità ammettendo il fallimento, sarebbe stato carino da parte loro che avessero evitato di prenderci in giro parlando di successi…
E noi, battiamo il ferro che diventa sempre più caldo.
PS chi non ha ancora avuto a che fare con il nuovo Gnome 2.24, che montano distro come Fedora 10 o Ubuntu 8.10, ci dia un occhio perché le nuove caratteristiche come l’uso delle linguette o “tab” come Firefox da una buona idea dello sviluppo cui certo sw libero è giunto…
PS2 per chi è rimasto un po’ sorpreso come me che la multinazionale del multimilionario ex-uomo più ricco del mondo conti “solo” 90mila dipendenti in tutto il mondo, credo ci sia da considerare che questi sono quelli assunti fissi, in realtà ne ha molti altri che lavorano con altri tipi di contratti collaborativi (come si usa per pagare meno tasse), senza contare tutti quelli delle numerose società acquisite e/o controllate, che di fatto lavorano per loro…
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