Voglio il “sito che funziona”
Cosa contraddistingue un “sito che funziona” da uno che invece non funziona?
Il “sito che funziona” è quello che assolve bene al compito per cui è costruito. In generale possiamo individuare due linee di costruzione seguendo le quali un sito ha possibilità di funzionare.
Una è realizzare un sito ben congegnato, ben puntato (targettizato), dove chi lo visita (il visitatore target) possa trovare quello che cerca, così da utilizzare i suoi servizi o comprare i prodotti che vende e magari spargere la voce.
Ma non basta questo, perché un sito ben fatto rimane comunque sconosciuto se non è ben indicizzato sui motori di ricerca, quindi l’attività di SEO / SEM (ottimizzazione / marketing per i motori di ricerca) risulta importante almeno quanto un buon web design, perché un sito mal indicizzato è invisibile e quindi non visitato.
Nel vasto panorama delle ditte o web agency che offrono questi servizi, è sempre più difficile capire chi meglio può assolvere a questi compiti, soprattutto nel settore del SEO / SEM, perché è molto facile per un non esperto fare valutazioni errate e quindi sbagliare obiettivo, per cui vale la pena di ricordare qualche principio di ordine generale per guardare con occhio critico alle cose che ci vengono dette a riguardo.
E’ noto che i motori di ricerca, Google in testa (di gran lunga il più usato) ma anche Yahoo e gli altri, tengono ben segreti i loro algoritmi di calcolo per il posizionamento dei siti al loro interno, anche se forniscono indicazioni sui loro criteri generali. L’unico modo possibile per cercare di determinare strategie di posizionamento efficaci è quello empirico della retro-ingegneria: sperimentare continuamente per capire cosa funziona e cosa no.
Questo rende chiaro che non possono esistere i “maghi” dei motori che possono piazzare un sito in prima pagina per qualsiasi parola chiave. Anche il professionista più preparato non può garantire il posizionamento, ma solo fare del suo meglio per porre il sito più in alto possibile; ciò è un lavoro lungo di analisi e correzione che viene raffinato nel tempo di mesi. Che non prevede nessuna formula magica.
In realtà c’è di più, e occorre guardare oltre, perché il posizionamento “in prima pagina” è un concetto talmente vago da essere fuorviante.
L’utilità di un “sito che funziona” non è tanto apparire primo, quanto che chi lo visita poi venga convertito in un cliente. Può anche sembrare strano ma queste due cose non sono così strettametne legate tra di loro, perché non è affatto detto che i primi posizionamenti portino visite “qualificate” di utenti interessati al nostro prodotto o servizio.
Anzi le statistiche costantemente dimostrano che un cliente vero arriva da ricerche molto più raffinate di quanto si possa pensare.
Esempio: se siete un agriturismo, e apparite tra i primi con la voce “vacanze” non è affatto detto che chiunque cerchi “vacanze” su internet sia interessato ad andare in vacanza in un agriturismo del vostro livello nella vostra zona. Potrete ricevere tante visite ma con i dati alla mano vedreste che molto poche sono utili per voi.
E’ così per la maggior parte delle parole chiave più generiche che a prima vista sembrano le più importanti.
Quindi che vi sia chiaro una volta per tutte che le magie, i miraggi, non esistono e chi ve le promette non sa realmente cosa conta davvero per rendere fruttuoso il vostro sito. Tutto quello che un professionista può dare con l’ottimizzazione sono risultati di incremento del traffico e dei visitatori veramente interessati a quello che il sito ha da offrire, cosa che si realizza compiutamente non subito ma nel medio lungo termine temporale.
Avendone bisogno e potendo spendere, con il marketing si possono ottenere risultati anche a breve termine, a esempio in occasione di una promozione, un’offerta speciale e così via, semplicemente comprando la posizione nella colonna di destra di Google, offrendo un tanto a clic effettuato sul proprio link. Avendo sempre cura di scegliere le giuste parole chiave, perché abbiamo capito che non ha senso spendere e combattere con i concorrenti per ciò che non ci porta risultati.
Tutto ciò in ogni caso ottiene la massima efficacia solo dopo aver ottimizzato il sito.
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