Canonical offre supporto a pagamento per Ubuntu

E’ noto come Linux, essendo nato da una di persone sparse nel mondo, abbia sempre offerto in rete gratuito e disinteressato per chiunque avesse dei problemi.
Se questo può andare più che bene per l’utente casalingo, che non è costretto a spendere per vedere risolti i suoi problemi, ciò non lo è altrettanto per l’utente aziendale.
Un’azienda deve avere tutti i suoi apparati funzionanti per essere nelle migliori condizioni per generare profitto; oggi come oggi avere un computer o peggio un in avaria vuol dire non lavorare. Per questo ovviamente si è disposti a spendere denaro, per avere la massima efficienza, e spesso in non avere su chi contare in caso di guasti gioca una discriminante negativa nella scelta degli apparati, compreso il software.

Questa cosa l’ha capita molto bene per prima Red hat, quando ha deciso di darsi una svolta “commerciale” biforcando il suo Red hat in una versione con e a pagamento (Red hat) e una ancora libera per la comunità (Fedora), e l’investimento ha pagato con eccellenti risultati di crescita.
Qualche anno dopo è toccato a Novell, gigante dell’informatica, che acquisì un Suse in declino per farne il sistema operativo da offrire commercialmente.
Adesso è giunta l’ora di Canonical, ditta fondata dal miliardario Mark Shuttleworth che ha dato inizio a una rapidissima diffusione di una nuova distribuzione di Linux, basata su una ancora non tanto amichevole per l’utente di base, e cioè quella che dal 2004 a oggi, grazie a una attiva e anche a una politica di diffusione gratuita di materiale di un certo valore (basta scrivere a loro per avere in omaggio un pacco postale di Cd di Ubuntu in varie versioni) , ha conosciuto una popolarità e diffusione esponenziali.

Non essendoci nulla di male a offrire a pagamento per Linux, e anzi abbiamo detto che ciò viene incontro a una esigenza aziendale pressante, ecco che da poco ha annunciato la sua offerta tesa a soddisfare le esigenze di chi vuole una efficiente e senza problemi sul proprio Pc di ufficio.
I pacchetti sono sostanzialmente tre, tarati su esigenze differenti, per venire incontro a singoli individui, piccoli professionisti fino a medie e grandi imprese. Oltre a e una assicurazione contro eventuali cause di violazione di brevetti, eventualità che per fortuna in Europa non è ancora (e speriamo che così rimanga) possibile.
Il primo, detto supporto “starter”, quindi per chi inizia, con assistenza di base all’installazione e configurazione, attualmente al costo di circa 35 Euro per 1 anno.
Il secondo, supporto “advanced”, è per utenti esperti che usano una vsta ganna di applicazioni, per circa 75 Euro per un anno.
Il terzo, supporto “professional”, si rivolge a chi vuole fare di il suo sistema operativo aziendale principale, con completo alle applicazioni e anche alla rete anch eper avanzate esigenze di produttività, inclusa integrazione con reti e ambienti di virtualizzazione, per circa 140 Euro per un anno.
Qui trovate tutte le informazioni ufficiali (in inglese).

Sicuramente il primo aiuto è qualcosa che anche i numerosi gruppi e forum sparsi per l’Italia, supportati lo stesso da Canonical, sono in grado di dare, ma come detto chi lavora ha bisogno di aiuto rapido e sicuro.
Il fatto è che se il mercato attorno a cresce, crescono pure i servizi offerti e i professionisti in grado di occuparsene, di fare assistenza, ed è una chiave di volta importante per il più ampio uso di Linux anche in ambito di ufficio, non solo di sala macchine.
Occorre fiducia e persone che siano in grado di generarla.

Alla fine non possiamo che tributare un plauso a Shuttleworth, che si è letteralmente inventato un con Linux, passando 5 anni a diffondere la sua e ora cercando di trasformarla in qualcosa di più, e di meglio.

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